DISSALATORI HI-TECH PER TRE ISOLE MINORI (Pantelleria, Lampedusa, Linosa)
Una portata complessiva di 462,5 metri cubi per ora per un totale di 11.100 metri cubi di acqua al giorno. Sono i numeri dei nuovi dissalatori a osmosi inversa di Pantelleria, Lampedusa e Linosa, che garantiscono rifornimento idrico costante alle tre isole minori siciliane.
Risolvendo con l’alta tecnologia un problema atavico, come la mancanza di acqua su isole che d’estate si affollano di turisti. Basti pensare che la sola Pantelleria passa da 7.400 residenti fino a 40mila visitatori.
Un lavoro realizzato da Protecno, azienda pesarese attiva nel settore dal 1975 che ha scelto le soluzioni di automazione di processo della Schneider Electric, in partnership con la spagnola Acciona e con la Sofip , il gruppo che coordina le Aziende distributrici di energia elettrica nelle isole minori (alle tre citate si aggiunge Marettimo).
La dissalazione dell’acqua consente alle isole di fare a meno del trasporto di acqua potabile con le navi cisterna, un servizio particolarmente costoso. «Grazie a questo intervento – spiega il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele usciamo definitivamente dall’emergenza. Ma ora serve una norma regionale che individui per ogni isola il sistema integrato, una sorta di sub Ato, perché per dieci anni la Regione contribuirà alle spese ma poi ognuno dovrà andare per la propria strada.
Con l’entrata in funzione dei dissalatori c’è un risparmio non solo sul costo del trasporto dell’acqua, che prima avveniva per quattro mesi all’anno e costava 30 milioni. Ora si potrà pensare alle reti idriche con progetti da finanziare con fondi Ue, il che significa un bel risparmio sul fronte della spesa corrente».
Gli impianti di dissalazione scelti sono ad alto contenuto tecnologico e garantiscono, secondo prime stime, un risparmio energetico pari all’80 per cento rispetto ai dissalatori tradizionali. Il tutto grazie all’osmosi inversa, tecnologia in cui Protecno è leader. L’acqua da dissalare è prelevata direttamente dal mare, per essere sottoposta a tre fasi successive: il pre-trattamento a ultrafiltrazione, la dissalazione a osmosi inversa e infine la re-mineralizzazione.
Invece, le soluzioni di automazione Schneider Electric, con tecnologia Ethernet integrata, consentono fino a due volte la velocità di gestione dei dati rispetto allo standard di mercato ed inoltre diagnostica da remoto e cyber security integrata, per garantire un processo di dissalazione più produttivo, efficiente e sicuro.
«Protecno è un’azienda abituata alle sfide», commenta Lorenzo Belbusti, fondatore dell’azienda che oggi occupa una cinquantina di persone ed è presente in tutto il mondo. L’azienda ha acquisito competenze in aree dove le tecnologie legate all’acqua sono molto apprezzate vista la carenza idrica, come il Medio Oriente, il Golfo Persico e il Nord Africa. La Sicilia più “assetata” non poteva mancare, nel suo portafoglio ordini.
Fonte: ”Il Sole 24 Ore”, articolo di Nino Amadore, (N.122 05/05/2015).